INTERROGAZIONE n. 120 del 09/02/2023
Rischio disimpegno per i Fondi Ue della Programmazione 2014-2020.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
nella Relazione annuale 2022, approvata con Delibera n. 1/2023 dalla Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti, sui rapporti finanziari con l’Unione europea e l’utilizzazione dei Fondi comunitari, sono emerse diverse criticità per la regione Calabria relative alla Programmazione 2014-2020;
sulla gestione dei fondi comunitari per l’esercizio finanziario 2021 la Corte dei conti rileva che “per i Fondi FSC, i principali parametri finanziari al 31 dicembre 2021 presentano una dotazione assegnata e rideterminata pari ad euro 2.260.531.679, con un livello di spesa registrato pari al 48,6% che, considerata la chiusura del programma prevista per il 2023, non può ritenersi un target soddisfacente”. Questo livello di spesa, pur insufficiente, è stato raggiunto grazie ai regolamenti di flessibilità e semplificazione adottati a marzo 2020 per fare fronte alla pandemia, ma tuttavia, proprio a causa del Covid, è diminuita la spesa infrastrutturale;
un altro rilievo contenuto nella relazione, sempre relativo ai Fondi FSC, è riguardante il rischio di perdita delle risorse, considerando la conclusione del Programma al 31 dicembre 2023. I giudici contabili, infatti, osservano che “L’importo delle risorse ancora non programmate, pari ad euro 265.449.156 (11,74% dell’intero importo programmato), rimane consistente se si considera che il settennio di programmazione è quasi terminato. Tenendo conto della tempistica per l’avvio dei bandi e per la valutazione ed esecuzione dei progetti, si ritiene possibile che il tempo per rispettare la cosiddetta regola “n+3” (prevista per il 2023) e per evitare il disimpegno automatico, possa non essere sufficiente.”;
la relazione pone l’attenzione anche sulle le somme, di provenienza comunitaria, erogate a tutti gli enti strumentali, alle fondazioni e alle partecipate della Regione Calabria, nella qualità di soggetti attuatori di progetti o opere, evidenziando come “A seguito dell’omessa risposta da parte della Regione sulla modalità di rendicontazione della spesa dei fondi, non è stato possibile conoscere per quanti e per quali progetti la spesa è stata certificata alla UE da parte del soggetto attuatore/beneficiario/gestore e per quanti e quali progetti la certificazione è avvenuta con solo l’ordinativo di pagamento atto a giustificare il trasferimento delle risorse.”;
nell’ambito delle risorse reperite per fronteggiare l’emergenza sanitaria, dal riscontro istruttorio è emerso che la spesa prodotta è pari solamente al 36% circa di quanto disponibile. Le somme, inoltre, sono state impiegate in aiuti una tantum erogati a lavoratori ed imprese e in aiuti funzionali a mantenere i livelli di occupazione e nessuna azione di investimento sembra abbia avuto sviluppo. Nonostante la normativa emergenziale abbia introdotto nuovi spazi di flessibilità, la relazione riassume così i dati analizzati: “Nel complesso: è evidente che le risorse del POR Calabria messe a disposizione per fronteggiare la pandemia sono state solo in parte utilizzate.”;
non sembrano esserci i presupposti per la conclusione dei due progetti a cavallo tra le programmazioni 2007-2013 e 2014-2020, il collegamento ferroviario metropolitano tra la nuova stazione FF.SS. di Catanzaro in Località Germaneto e l'attuale stazione di Catanzaro Sala e la costruzione del terzo lotto della strada Gallico-Gambarie, la cui scadenza è prevista per il primo progetto al 31.12.2023 e per il secondo al 30.06.2023;
la chiusura del POR Calabria FSE 2007-2013 non è stata ancora conclusa. Considerato che: per quanto riguarda i controlli di I livello, nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021 il numero totale delle irregolarità identificate è stato molto più alto rispetto al precedente periodo esaminato. Su un importo totale di 496 milioni di euro la spesa ammissibile, con riferimento al FESR e FSE, è stata pari ad 451 milioni di euro. Tenuto conto che: rispetto alle altre regioni del Sud Italia, il POR Calabria, secondo la Corte dei conti, ha presentato le performance meno apprezzabili. Per quanto riguarda l'avanzamento finanziario degli impegni e dei pagamenti, al 31 dicembre 2021, sull'importo programmato il valore complessivo impegnato è pari al 72,4%. I pagamenti sono stati pari solamente al 48,6%. Preso atto che: tali dati confermano la gravità della situazione e mettono a rischio concreto la perdita di risorse importanti per la Calabria. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
quali iniziative urgenti intende intraprendere la Regione Calabria per evitare il disimpegno delle risorse entro il 31.12.2023 e per migliorare e accelerare i processi di impegno e di spesa delle somme messe a disposizione dall'Unione Europea, dissipando i dubbi e le ombre emerse nella Relazione annuale 2022 sui rapporti finanziari con l’Unione europea e l’utilizzazione dei Fondi europei della Corte dei conti.

Allegato:

09/02/2023
D. TAVERNISE